Perchè aprire un Compro oro e a chi rivolgersi

oro da vendereIn un momento storico abbastanza particolare come quello in cui viviamo, l’unica cosa di cui siamo realmente certi è che la crisi lavorativa che incombe su tutti noi coinvolge praticamente ogni tipo di settore. Uno di quelli, però, che sembra non conoscere assolutamente crisi è il settore del commercio dei preziosi, specialmente in oro ed in particolare quelli usati.

Questo tipo di attività viene svolta dai compro oro, ovvero dei punti di raccolta che acquistano preziosi usati e provvedono, poi, a rivenderli dopo averli ricondizionati o, in alternativa, affinché gli stessi vengano fusi per realizzare nuovi oggetti o oro da investimento. La filosofia su cui basano la loro attività era già praticata dalla fine degli anni Novanta, quando l’acquisto e la successiva vendita dei preziosi veniva effettuata direttamente dai gioiellieri. Aprire un’attività che provveda a comprare e vendere l’oro non è assolutamente un’operazione complicata e richiede un investimento iniziale abbastanza modesto. Gli invenduti, poi, sono rarissimi e questa è, insieme ai bassi costi d’avvio, uno dei vantaggi principali nel creare un’attività di questo tipo. Tutto questo si deve al fatto che molto spesso il ritiro della merce viene regolamentato da diverse convenzioni che vengono fatte tra le società che raccolgono l’oro o banco metalli ed il negozio, che prevedono, tra l’altro, il pagamento immediato della merce acquistata.

Oltre quelli appena citati, quali sono i vantaggi effettivi nell’aprire quest’attività?

Innanzitutto vi si riscontra la crescita velocissima cui questo mercato è soggetto a causa di diversi fattori: la crisi economica e l’aumento delle quotazioni dell’oro cresciute negli ultimi 5 anni di ben il 116% e la facilità con cui si può aprire un punto vendita, soprattutto se ci si affida alla formula del franchising. Importante, comunque, ricordare che bisogna sempre e comunque fare il tutto nel pieno rispetto delle regole e delle normative vigenti.

Non si hanno bisogno di locali particolarmente grandi, infatti per avviare l’attività è sufficiente disporre di poco più di 25 metri quadri. L’importante è che la collocazione sia all’interno di un paese con più di 35 mila abitanti (questo permette un maggiore volume di affari) e che la zona sia molto trafficata, per non passare inosservati dato il numero elevato di concorrenza.

Si dovranno, poi, procurare i principali strumenti per svolgere il proprio lavoro: si tratta di strumenti per la valutazione dell’oro, le bilance, le lenti di ingrandimento ed i sistemi di sicurezza che, in un luogo dove circola molto denaro e molto oro, è necessario ed indispensabile avere. L’investimento medio iniziale è di circa 15 mila euro che vengono, comunque, ammortizzati in tempi relativamente brevi. le aperture dei negozi in franchising sono ancora più convenienti. Infatti, alcuni offrono la possibilità di non avere spese di ingresso, ma di riconoscere delle royalty e vi sono l’esclusiva di zona e il supporto da parte del marchio di cui si è scelto di fare parte. Per poter iniziare ad intraprendere quest’attività bisogna attenersi alla legge numero 7 del 2000 in merito alla direttiva 98/80/CE del Consiglio, ovvero la Nuova Disciplina del Mercato dell’Oro, all’interno di cui si specifica bene cosa si intenda per oro e soprattutto per oro da investimento.

Solo in questo modo si riescono ad evitare pesantissime sanzioni sia a livello amministrativo che penale che per un’attività appena nata può anche significare dover chiudere immediatamente. Tramite un particolare ente, ovvero lo SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive) si comunica in maniera ufficiale l’inizio di attività. Necessario, poi, aprire una Partita Iva. A questo scopo ci si può recare direttamente presso l’Agenzia delle Entrate territorialmente competente o, in alternativa, rivolgersi ad un commercialista che sbrigherà per noi tutto l’iter burocratico. Chiunque decida di entrare in questo settore, è sempre meglio si faccia seguire da personale esperto, da cui potrà trarre i giusti insegnamenti specialmente all’inizio. Per questo motivo, aprire un’attività in franchising è un’ottima soluzione, scelta dalla maggioranza dei nuovi imprenditori nel settore dell’oro.

Fare un passo del genere significa avere diversi vantaggi che chi inizia con un marchio proprio non potrà mai avere. Un marchio nuovo, infatti, non è conosciuto e risulta anonimo agli occhi della clientela che, per vendere il proprio oro, ha comunque sempre bisogno di essere fidelizzata. Essere affiancati da chi è già nel settore da anni, invece, significa essere sin da subito riconoscibili ed avere anche visibilità a livello nazionale. Si è già parlato dell’esclusività garantita nella propria zona, ma importanti risultano essere anche il supporto e la formazione al personale per svolgere al meglio quest’attività e partire davvero con il piede giusto. Solo in questo modo, infatti, ci si può rendere effettivamente conto di quanto sia proficuo il mercato dell’oro. Abbandoniamo, quindi, l’idea di fare tutto in fretta e da soli, dal momento che la nuova azienda significa possibilità di lavoro in una società nella quale non è facile riuscire a rimanere a galla.