Oro – da dove arriva e come si impiega ai giorni nostri

cercatori d'oroL’oro è un materiale prezioso che si caratterizza per la sua duttilità, il fatto di poter essere lavorato facilmente, il colore dorato e l’eccellente conducibilità di calore ed energia. Per questi motivi risulta estremamente versatile e trova numerose e diverse destinazioni d’uso. Indicato con il simbolo Au, il metallo giallo viene estratto dalle miniere oppure ricavato da depositi alluvionali: a seconda della forma in cui è presente cambiano i metodi di estrazione. Infatti l’oro si trova nelle vene aurifere oppure nei fiumi e sui greti asciutti come pepite, pagliuzze e scaglie. Nel primo caso le modalità di estrazione sono più complesse perché è necessario scavare in maniera più o meno intensiva per raggiungere il metallo prezioso intrappolato nella crosta terrestre. Nelle miniere l’oro estratto è legato ad altri materiali e alle rocce e quindi deve essere raffinato utilizzando diverse tecniche e procedure che vanno sotto il nome di lavaggio: in questo modo si ottiene metallo pregiato puro che viene successivamente fuso in lingotti da immettere sul mercato internazionale. Nel caso dei depositi alluvionali, invece, le pepite e le pagliuzze contengono una percentuale di gran lunga inferiore di scorie e quindi la lavorazione per raffinare il materiale aureo risulta più semplice e breve. I Paesi al mondo che risultano i maggiori produttori di metallo giallo sono la Russia, l’Australia, il Sudafrica e gli Stati Uniti.
Una volta commercializzati sul mercato aurifero internazionale, i lingotti possono essere utilizzati come forme di investimento oppure per essere lavorati per realizzare gioielli, oggetti di oreficeria o i componenti interni dei dispositivi elettrici ed elettronici. In quest’ultimo caso l’oro viene utilizzato in forma pura, cioè senza aggiungere materiali leganti al metallo: viene usato per creare le schede RAM e di memoria dei computer e degli smartphone, oltre agli hardware e alle CPU. Ovviamente bisogna tenere a mente che nei prodotti elettrici ed elettronici la quantità di metallo pregiato presente è davvero minima in quanto si tratta di un ottimo conduttore e di un materiale estremamente duttile.
Per realizzare oggetti di oreficeria e gioielli, invece, l’oro viene impiegato sotto forma di leghe: infatti è troppo morbido per poter realizzare prodotti duraturi e resistenti allo stato puro. Di conseguenza è necessario aggiungere al materiale argento, rame, nichel oppure cobalto in percentuali differenti. In base alla quantità di oro presente nella lega cambia il valore dell’oggetto. Infatti l’oro puro viene detto a 24 carati e il suo titolo (la quantità di metallo aureo contenuta) è 999 millesimi: significa che su 1000 parti di materiale 999 sono d’oro. Il metallo puro viene utilizzato soltanto in forma di lingotti e di placchette assimilate a oro da investimento. Le leghe in commercio, invece, sono dette a 18, 14 e 8 carati: rispettivamente la percentuale di metallo pregiato contenuto è il 75, il 50 e il 25%. A seconda dei materiali leganti utilizzati cambia anche il colore della lega: si tratta di un accorgimento molto sfruttato nel settore della gioielleria perché consente di ottenere effetti estetici di notevole impatto e davvero affascinanti. Ad esempio, se si aggiunge all’oro il 12,5% sia di argento che di rame, si ottiene l’oro giallo, cioè quello indicato comunemente come metallo giallo; invece l’aggiunta del 12,5% di argento e del 12,5% di palladio oppure di nichel permette di avere l’oro bianco. Infine l’oro rosso viene creato aggiungendo una percentuale di rame pari al 25%.
Proprio per il fatto di essere un metallo pregiato e sempre più apprezzato, che non perde mai il proprio valore nemmeno con il passare degli anni, l’oro è un perfetto materiale da recupero. Per questo motivo sono sempre più diffusi sul territorio italiano i compro oro dove alienare i propri oggetti preziosi e monili in cambio di denaro contante. Per ottenere i migliori risultati dalla vendita del proprio oro usato si consiglia di rivolgersi ai grandi brand oppure a reti di franchising perché offrono transazioni più sicure e convenienti.